Gigi Buffon è pronto a tutto per raggiungere la promozione del Parma con la mano di Beppe Iachini. L’impostazione del tecnico ducale, che ha preso la squadra in corsa con un solo obiettivo possibile, dovrà essere maggiore nel girone di ritorno. Altrimenti ci sarà un ribaltone clamoroso.
Beppe Iachini con il Parma ha un solo obiettivo, ottenere la promozione in Serie A. Il campionato di Serie B è ancora lungo, manca un girone di ritorno, servirà aumentare i ritmi e far fruttare al meglio un organico stellare per la categoria. Uno dei più cari, per altro, perché il Parma pesa come monte ingaggi più di trenta milioni di euro tra stipendi e bonus, non proprio una bazzecola.
Enzo Maresca, tecnico della prima parte di stagione, non ha evidentemente colto il meglio da questa squadra, costruita coma una corazzata. Il giovane tecnico ha ceduto la panca al più esperto Beppe Iachini, subentratogli dalla ventina di novembre. Dopo il pari interno contro il Cosenza, sofferto all’inverosimile, la decisione della dirigenza, che ha affidato a Iachini le redini del comando.
L’ex coach del Palermo ha trovato una squadra con determinate esigenze. Il Parma ha dalla parte i senatori come quel Gigi Buffon che è ancora decisivo. Il portiere ha fatto capire come non abbia più pazienza: Iachini sarà il suo maggiore alleato verso la corsa alla A, altrimenti saluterà la piazza se non vedrà il massimo impegno dal gruppo emiliano.
La sfida con il Parma è stata ponderata il giusto, Beppe Iachini sapeva di non poter lasciarsi sfuggire l’occasione di ripartire. Negli ultimi anni, la fama del mister era di “aggiusta tutto” per le squadre pericolanti, spesso dovendo compiere delle imprese per arrivare alla salvezza. La Fiorentina è stato il suo ultimo club, un biennio abbastanza movimentato e quel rimpianto di non aver tirato fuori tutto il potenziale dalla squadra gigliata.
A Parma musica diversa, il mercato dovrà anche regalare qualche certezza in più, ovvero i classici elementi di categoria a regalare affidabilità. Non è un caso che sia Iachini il tecnico della squadra gialloblù, sia per la conoscenza di calciatori utili alla causa e sia per la sua qualità in veste di promozioni.
Il tecnico ne ha raggiunto ben quattro e vorrà senza dubbio la quinta. La prima arrivò nel torneo 2007-08, quando riportò il Chievo Verona in Serie A con merito, ripetendosi due stagioni dopo con il Brescia.
Ancora più “epica” la missione Sampdoria, nel torneo 2011-12. Le analogie con la missione attuale sono molte, a distanza di dieci anni. Un allenatore giovane esonerato (Gianluca Atzori), un tecnico preso in corsa con una squadra di stelle e stelline (c’era un acerbo Mauro Icardi), promozione raggiunta dopo i playoff.
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Infine il Palermo, stagione 2013-14, subentrato dopo poche giornate a Gennaro Gattuso: era la squadra di Paulo Dybala e di Franco Vazquez, l’uomo che conosce meglio dovrà prendere le maggiori responsabilità.
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