Le feste natalizie portano l’Italia del calcio con il dubbio mondiale. La Nazionale di Roberto Mancini si qualificherà a Qatar 2022? Chi segnerà i gol decisivi per la kermesse invernale?
Tanti dubbi colgono in mezzo alle feste natalizie l’Italia del calcio. Passati dalla gioia per la vittoria degli europei alla grande preoccupazione per gli spareggi da disputare prossimamente. È di vitale importanza per il movimento tornare al mondiale, l’occasione qatariota non può essere di certo vanificata. Sembrava tutto fatto qualche mese fa, la paura è tornata dopo i pareggi e il secondo posto scialbo conquistato nel girone.
Se la Svizzera ha giocato e segnato più gol dell’Italia … questo è un problema decisamente grosso. Soprattutto c’è una sorta di certezza: la squadra azzurra è tornata a non avere alternative lì davanti. Troppo importante Ciro Immobile, nonostante le medie del centravanti laziale siano diverse tra campionato e maglia azzurra.
Troppo vuoto c’è intorno, perché Andrea Belotti non è nella sua miglior stagione agonistica, e di punte anomale nemmeno a parlarne.
Giocare con Lorenzo Insigne, Federico Chiesa o Giacomo Raspadori lì al centro non è indicato: si perdono molti palloni nel gioco aereo e per caratteristiche tecniche sono dei giocatori che preferiscono giocare sulle fasce. Allora chi portare come arma in più negli spareggi?
La massa al momento giusto
Trovare una soluzione non è certo facile. C’è una giovane generazione di centravanti, ma forse è davvero troppo giovane per l’Italia. Perché al mondiale magari potrà emergere qualche nuovo talento, ma per il momento i centravanti grandi e grossi hanno poca esperienza in generale.
Non è solo il massimo campionato a impressionare, ma proprio il confronto con le altre nazionali. L’Italia non ha un giovanissimo pronto ad alti livelli, non c’è un Gabri, non c’è un Camavinga, tanto per citarne alcuni, seppur con ruoli diversi.
Mancini dovrebbe trovare un centravanti di riserva pescando in Serie B, ma con le dovute proporzioni. Lorenzo Lucca è stato seguito, ma l’annata a Palermo in C e quanto fatto al Pisa nella prima parte di stagione giustificano un eventuale convocazione? Sarebbe l’uomo adatto per affrontare gli spareggi anche dal punto di vista della lucidità?
Un altro osservato è Lorenzo Colombo, che ha fatto benissimo nelle nazionali giovanili, ma in Serie A ha giocato relativamente poco. Per non parlare di altre ipotesi paventate e che possono già spegnersi sul nascere.
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Restano le opzioni italiche più rodate, ma Gianluca Scamacca difetta in continuità proprio con il Sassuolo, mentre Stefano Okaka potrebbe essere l’uomo da utilizzare alla bisogna e poco più. Se solo Fabio Quagliarella avesse qualche anno in meno, il problema sarebbe già risolto.