Pippo Inzaghi, l’uomo delle promozioni. Con il Brescia potrebbe arrivare in Serie A confermando come sia praticamente uno dei tecnici migliori in cadetteria.
Il lavoro quotidiano come unica arma da mettere a disposizione. Dall’arrivo di Pippo Inzaghi a Brescia c’è stata molta curiosità nell’ambiente, soprattutto per il rapporto con Massimo Cellino. Di certo un presidente che non le manda a dire, deluso quest’estate per i pochi progressi visti e che si è dovuto ricredere poi nel corso del tempo.
Il tecnico non è di certo un novellino, almeno per quanto riguarda la Serie B. Sa benissimo la crudeltà di questo campionato, proprio perché è un torneo dove spesso le squadre emergono a sorpresa. E, soprattutto, conta molto la continuità, non è un caso che i colpi estemporanei possono portare nelle prime posizioni, ma un mese senza vittoria può portare – al contrario – negli abissi.
C’è solo da mantenere la calma il più possibile, anche il Brescia lo sa. È una squadra che vince ma lascia spazio, segna ma spesso fa segnare. Diverte e lascia divertire, ma alla fine punta sempre al sodo soprattutto davanti al proprio pubblico. Ben consapevole di come l’organico a disposizione di Pippo Inzaghi possa puntare con decisione alla massima serie. Il tecnico delle promozioni può in questo dare quel qualcosa in più.
Per Pippo Inzaghi il discorso delle promozioni è di casa. Lo fece capire già dalla Serie C, quando portò il Venezia nella cadetteria con un gioco efficace e di grande coraggio. Non è un caso che il tecnico sia legato molto ai lagunari, quella squadra era importante nei singoli e capace collettivamente di saper dare risposte ai tifosi. Andò ai playoff e fu fermata solamente dalla sfortuna, altrimenti una doppia promozione non era roba da sottovalutare.
Il tecnico, dopo la parentesi di Bologna, si è poi rilanciato al Benevento, divenendo il tecnico delle promozioni dei record. I sanniti diedero tutti e furono ricompensati con il record di punti e di vittoria, una squadra costruita per vincere praticamente stravinse quell’edizione di Serie B lunga 11 mesi causa pandemia.
In Serie A le cose non sono funzionate soprattutto nel girone di ritorno, giocatori logori mentalmente e idee un po’ confuse hanno portato alla retrocessione del Benevento con un turno d’anticipo.
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Memore di quell’esperienza, Pippo Inzaghi ha chiesto già rinforzi, portare gente motivata a Brescia e, al contempo, mollare chi non ha giocato molto oppure non è utile alla causa. Per ottenere la terza promozione in carriera meglio non guardare in faccia nessuno, andare per la propria strada e tracciare i conti alla fine. Non c’è due senza tre per Superpippo?
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