“Positivo al Coronavirus ma nessuno mi ha avvertito” succede a Roma

Un ragazzo di 25 anni tornato dopo una vacanza a Porto Rotondo ha effettuato il test per il Coronavirus ma nessuno gli comunica il responso.

Tampone COVID-19
Tampone COVID-19 (foto dal web)

Giulio, 25 anni, di ritorno da una vacanza in Sardegna, visto tutto il clamore suscitato da chi è stato in vacanza in quella zona, decide di auto-sottoporsi al test per vedere se avesse contratto il COVID-19. Era positivo ma nessuno gli ha comunicato il responso.

Se non fosse stato per il medico sarei uscito ad infettare tutti

“Meno male che sono stato previdente mettendomi in auto-quarantena, altrimenti ancora oggi e, per le due settimane che sono passate dal mio rientro dalla Sardegna, sarei andato in giro da positivo Covid asintomatico a contagiare altre persone perché l’esito del tampone non mi è mai stato comunicato” inizia così il racconto shock di Giulio, romano di 25 anni, che si era sottoposto al tampone Drive-In di ritorno dalla Sardegna.

Visto che i risultati non arrivavano (di prassi il responso deve essere comunicato entro le successive 48 ore) Giulia ha dapprima atteso, decidendo insieme al suo medico di base di mettersi in auto quarantena finché non fossero giunti i risultati. Dopo 7 giorni di attesa Giulio ha deciso di tornare dove aveva effettuato il tampone, ovvero nella postazione drive-in dell’ospedale Santa Maria della Pietà, e solo giunto sul posto ha scoperto di essere positivo, seppur totalmente asintomatico.

Dove abbia contratto il virus a questo punto non conta più, di fatto Giulio sarebbe potuto andare in giro in buona fede contagiando gli altri, per una negligenza imperdonabile vista la gravità di ciò che ogni giorno stiamo vivendo, tutti noi.

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