Serie A: svolta sui diritti Tv, addio al monopolio di Sky

Diritti tv Serie A

Svolta diritti tv Serie A: ora non più solo Sky

I diritti Tv della Serie A non saranno più solo di Sky. Decisione storica quella presa nell’ultimo Consiglio dei Ministri, che di fatto a ribaltato la sentenza del Tar che permetteva a Sky il monopolio delle partite della Serie A sul fronte internet. Quella che si delinea è la fine di un’epoca: infatti era ormai da un ventennio che la Lega Serie A stipulava accordi con le pay tv per i diritti delle partite, ottenendo negli anni sempre maggior profitto.

Tuttavia a partire dal prossimo triennio bisognerà cambiare modello: infatti nella stagione 2021-2024 sarà proibito il monopolio di un solo ente, come quello attuale di Comcast, andando a far entrare nell’asta altre concorrenti.

Questo vuol dire, sempre per quanto riguarda il lato web, che Sky non avrà più l’esclusiva della Serie a. Ci saranno altre piattaforme in streaming che potranno offrire le stesse partite ad un prezzo minore, ovviamente abbassando la qualità.

Un’asta al ribasso che non convince più il colosso mediatico, che è pronto a lasciare il business del calcio in Italia, andando a investire circa 1 miliardo di euro in altri settori

Spadafora: in chiaro partite della Serie A

Dopo la decisione della ripresa della Serie A, si discute ora sul fronte della deroga della legge Melandri per i diritti tv. Infatti l’attuale ministro dello sport Spadafora avrebbe intenzione di chiedere alla Lega Serie A di mandare in chiaro delle partite delle Serie A, almeno le prime giornate, come gesto di solidarietà per un’Italia in ginocchio. Inoltre nella proposta c’è anche la richiesta di mandare tutta la Serie A in chiaro nelle RSA e in tutte gli istituti ospedalieri che in questo periodo di crisi hanno affrontato o dovranno ancora gestire l’emergenza Covid.

 

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