Alla prima della Liga 2019-2020, il Barcellona esce sconfitto per 1-0. L’umanizzazione degli Dei è partita da Bilbao? Presto per dirlo, considerando che sul terreno di gioco mancava “Zeus” Messi, colui che con le fulminee giocate è capace di tutto. Poi, se si aggiunge anche l’infortunio patito da Suarez dopo 37 minuti, cadere diventa più probabile.
A partire meglio è proprio l’Athletic Bilbao, con il redivivo Gaizka Garitano ad andare vicinissimo al gol in ben due occasioni. I catalani si scuotono dopo la mezz’ora: prima l’acciaccato Suarez colpisce clamorosamente il palo, poi Rafinha (che aveva preso il suo posto qualche minuto prima) prende in pieno l’incrocio dei pali.
Valverde, non contento della prestazione dei suoi, all’inizio del secondo tempo sostituisce un vacuo Aleñà con Rakitic. La mossa è azzeccata: i Blaugrana prendono in mano il pallino del gioco, costringendo l’Athletic nella propria metà campo. Le occasioni però latitano; soltanto Rakitic e Rafinha riescono ad impensierire Unai Simon. Quando tutto lasciava pensare ad un pari, ecco spuntate all’89’ il trentottenne Aritz Aduriz, che con una splendida rovesciata su cross di Capa infila la palle nel sette. Ter Stegen non può nulla, così come i suoi compagni, incapaci di creare occasioni nei minuti restanti alla fine del match.
Partenza ad handicap anche per il Bayern Monaco, costretto al pari casalingo dall’Herta Berlino nella prima di Bundesliga. Eppure i bavaresi erano partiti benissimo, sfiorando la marcatura prima con Jarstein (3’), poi con Müller (7’) e passando in vantaggio al 24’ con Lewandowski, che in spaccata fa 1-0. Improvvisamente, ecco emergere l’Herta, che pareggia con un tiro dai 25 metri di Lukebakio (36’) e passa addirittura in vantaggio due minuti dopo con Grujic, che anticipa Süle e batte Neuer in uscita.
Nel secondo tempo, la pressione del Bayern diventa incessante, ma le occasioni sono pochissime. Il pareggio arriva al 60’ su rigore, concesso per un’inutile quanto ingenua trattenuta di Grujic su Lewandowski in piena area di rigore. Il VAR richiama all’attenzione l’arbitro, che concede il rigore. Lo stesso Lewandowski dal dischetto non sbaglia e fa 2-2. Nonostante il Bayern continui a proporsi nella metà campo avversaria, le occasioni mancano completamente e la partita si chiude in pareggio.