Due giorni dopo il vertice societario, Antonio Conte si presenta ai giornalisti il giorno prima della partita di International Champions Cup contro la Juventus per chiarire alcune sue dichiarazioni precedenti. “Non avevo bisogno di rassicurazione. Col presidente e i dirigenti è stato un colloquio tranquillo e sereno”.
Alla domanda se si aspetta di avere Lukaku e Leao, il tecnico nerazzurro risponde così: “Saranno necessarie delle riflessioni, poi verranno prese le conseguenti decisioni, sempre per il bene della squadra. Dobbiamo tenere conto di tutto, come il campo e il fair play finanziario. Non c’è dubbio che le decisioni che verranno potrebbero spostare l’ago della bilancia in un senso o in un altro”.
La conferenza poi si sposta immancabilmente sulla sfida contro i bianconeri, che Conte affronta per la prima volta da avversario: “Due mesi fa, molti affermarono che il sottoscritto fosse vicino alla panchina della Juventus. Confermo che non lo sono mai stato e che non sono mai stato contattato. L’Inter è stata l’unica a dimostrare interesse per me ed è per questo che sento grande responsabilità nei confronti del club. Vogliamo costruire insieme qualcosa che al momento non c’è. Per farlo, dobbiamo partire dalle basi”.
Alla domanda su cosa ne pensa di Sarri alla Juve, Conte risponde così: “Se la società è giunta a questa conclusione avrà avuto le sue buone ragioni. Il mio compito non è quello di giudicare gli altri”. Per quanto riguarda la partita in sé, Conte risponde che “da parte mia ci sarà emozione. In fondo, è la prima volta che incontro la Juventus dopo che l’ho lasciata cinque anni fa. Rivedrò tanti amici e sarà indubbiamente emozionante. Però, una volta che inizierà la partita, tutto sarà finito. Io sono un avversario per loro e loro lo sono per me”.
La conferenza si chiude con una domanda posta da un giornalista cinese su Suning: “Vuole cambiare radicalmente il club, ma ci vuole tempo per creare una base solida e riportare l’Inter ai vertici del calcio mondiale”.