Una partenza così molto probabilmente Di Biagio l’aveva sognata da diversi mesi. I suoi ragazzi hanno tramutato le speranze in realtà, battendo in rimonta la quotatissima Spagna per 3-1. Un Europeo Under 21 iniziato nel migliore dei modi, che mette gli Azzurrini in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza, considerando che ad approdare alle semifinali saranno soltanto le prime classificate dei tre gironi più la migliore seconda. Mercoledì l’Italia affronterà la Polonia, vittoriosa 3-2 sul Belgio nella partita inaugurale.
Dopo solo 5 minuti, Di Biagio cambia l’iniziale 4-3-3 in 4-3-1-2, arretrando Zaniolo nel ruolo di trequartista per contrastare meglio il palleggio continuo della Spagna. Purtroppo, la mossa non dà l’effetto sperato e le Furie Rosse passano in vantaggio al 9’: Ceballos, ben servito da Fabian Ruiz, approfitta dello spazio concesso da Barella e lascia partire dai 20 metri un tiro a giro che si insacca sotto l’incrocio.
Gli Azzurrini faticano a creare gioco, ben controllato dalla cortissima Spagna. Gli spettatori al Dall’Ara di Bologna (tutto esaurito) aspettano la reazione dell’Italia, ma sono le Furie Rosse a sfiorare il raddoppio: l’indemoniato Ceballos semina il panico nell’area azzurra, ma il suo cross rasoterra non viene sfruttato dai suoi compagni. Al 32’ Zaniolo, fin a quel momento evanescente, è costretto ad uscire per un colpo alla testa rimediato qualche minuto prima su un’uscita coi pugni del portiere Simon. Al suo posto entra Orsolini.
Proprio nel momento di totale controllo spagnolo, ecco uscire fuori dal cilindro il coniglio chiamato Chiesa. Lungo lancio di Barella, il giocatore viola controlla splendidamente la palla, parte a razzo, supera in velocità Aguirregabiria e, col sinistro e quasi dalla linea di fondo, batte il poco attento Simon sul primo palo. Il gol del pareggio galvanizza l’Italia, che prende in mano il pallino del gioco. Al 45’, Dimarco dal limite impegna il portiere spagnolo in due tempi.
Nel secondo tempo, gli Azzurrini partono bene e vanno vicino al gol dopo cinque minuti: Chiesa, in area, manda di poco fuori. Risposta della Spagna al 10’: tiro dal limite di Soler alzato in angolo dall’attendo Meret. Di Biagio sostituisce Kean (buona prova la sua) con Cutrone: la mossa si rivelerà vincente. Al 19’, l’attaccante rossonero è bravo a difendere palla in area, viene buttato giù dal diretto marcatore (rigore netto), la palla sbatte sui piedi di Barella e arriva sul destro di Chiesa che, da pochi passi, mette la palla in rete. Grande gioia in campo e sugli spalti, ma Di Biagio invita tutti alla calma.
Le Furie Rosse riprendono in mano il pallino del gioco e costringono l’Italia negli ultimi 25 metri. Nonostante la sofferenza, l’unica occasione è sui piedi del solito Ceballos, bravo a liberarsi in area ma poco preciso quando manda la palla di un paio di metri sopra la traversa (33’). Quattro minuti dopo, la partita di fatto si chiude a favore dell’Italia: una trattenuta in area di Soler su Pellegrini viene punita dall’arbitro Gozubuyuk con il calcio di rigore dopo aver rivisto le immagini al monitor VAR. Dal dischetto, lo stesso Pellegrini spiazza Simon e porta gli Azzurrini sul 3-1. Poco o nulla accade fino al fischio finale. Vince l’Italia e tutto il Dall’Ara fa festa intonando l’inno nazionale.