Vanoli vince gara-3, sfrutta al meglio il fattore trasferta ed ora conduce 2-1. Domani al Taliercio potrebbe chiudere il discorso semifinale e contendere a Sassari la vittoria del campionato di basket.
Nel primo quarto, l’equilibrio regna sovrano. Cremona va subito avanti (7-10), ma Venezia riesce a portarsi avanti 16-13 grazie a Daye e Vidmar. All’appello manca Dinier, mentre Mathiang si accende a tratti. Al suono della prima sirena, la Vanoli è avanti 20-18. Ma il colpo che potrebbe mettere in ginocchio la Umana arriva nel secondo quarto: break di 11-0 e Venezia avanti 20-29.
L’Umana non ci sta e reagisce, nonostante Bramos continua a fallire tiri aperti (1/6 all’intervallo): triple da brivido di Stone e Venezia a -2 (27-29). Poi ci pensa Bramos a portare in equilibrio il match con un veloce contropiede (31-31). Prima del suono della seconda sirena, Aldridge riporta Cremona in vantaggio (33-35).
Nel terzo quarto Cremona prova l’allungo, portandosi a 35-45. Nel momento in cui tutti pensavano che l’Umana fosse ormai in una situazione difficilmente rimediabile, il coach De Raffaele estrae il coniglio dal cilindro e manda in campo il duo Tonut-Giuri: il primo prende per mano l’intero quintetto, il secondo si scatena mettendo a segno 10 punti di fila che portano la Vanoli sul 49-49.
Nell’ultimo quarto, l’Umana mostra più vitalità e si porta sul +5 (57-52). Non serve però a porre la parola fine sul match. Daye prima segna ma poi fallisce il tiro addizionale dalla lunetta, portando Venezia sul 63-60, vantaggio subito annullato da Saunders (63-63). Gli ultimi secondi sono da brivido: Watt segna (65-63) e Crawford pareggia ad 1″ dal suono della sirena.
L’inizio dell’over-time è un latitare di tiri messi a segno. Bramos prova l’allungo Umana (69-68), ma Saunders non è d’accordo: tripla e Vanoli sul 69-71, vantaggio poi aumentato da una penetrazione di Stojanovic (69-73). Tonut dalla lunetta accorcia di un punto, Sounders con due tiri liberi riporta Cremona sul +5 (70-75). Haynes fallisce il tiro da tre (palla sul ferro), Bramos invece no (73-75). Ma non c’è più tempo, la sirena suona per l’ultima volta: la Vanoli si impone ed ora è arbitro del proprio destino.
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