La storia del calcio europeo si arricchisce di un nuovo capitolo: 4 squadre inglesi a disputare le finali di Champions e Europa League. Non era mai successo e difficilmente si ripeterà nel breve periodo. Mentre il calcio italiano non è più in grado di imporsi in Europa (l’ultimo successo risale al 2010 grazie all’Inter), quello inglese è tornato ai fasti di un tempo, spodestando il dominio spagnolo degli ultimi 6 anni.
Dopo Liverpool e Tottenham in Champions, ad affrontarsi in finale di Europa League saranno Arsenal e Chelsea, talaltro non solo derby inglese ma anche londinese. Se i Gunners non hanno dovuto faticare più di tanto per conquistare la finale, i Blues sono stati costretti alla lotteria dei rigori da un coriaceo Eintracht Francoforte.
L’Arsenal, forte del 3-1 dell’andata, passa subito sotto in casa del Valencia: al 10’, Gameiro capitalizza un veloce contropiede e da speranze di rimonta agli spagnoli. I Gunners soffrono gli uomini di Marcelino, ma riescono a pareggiare con Aubameyang al 17’: il suo tiro a giro batte Neto. Nei minuti restanti la fine del primo tempo, prima Perejo del Valencia e poi Lacazette dell’Arsenal sfiorano il gol de vantaggio.
Dopo cinque minuti della ripresa, l’attaccante francese si libera in area tra un nugolo di avversari e supera Neto con un violento tiro a fil di palo. Conti chiusi? Ancora no: al 58’, Gamiero ribadisce in rete un rimpallo favorevole su tiro di un proprio compagno. Il pubblico sugli spalti sogna ancora la rimonta, ma purtroppo tutto si infrange la 69’: Aubameyang taglia sul primo palo e infila la palla in spaccata. Lo stesso si ripete all’88’ con un fendente sotto la traversa.
Allo Stamford Bridge, invece, l’equilibrio regna sovrano fino al 28’, quando Loftus-Cheek infila Trapp con un piatto destro. Lo stesso giocatore sfiora il raddoppio qualche minuto dopo. Ad un primo tempo piuttosto avaro di occasioni, si contrappone una ripresa più vivace. L’Eintracht parte a spron battuto e pareggia al 49’: Jovic parte sul filo del fuorigioco e ribadisce in rete l’assist di Gacinovic. Gli uomini di Sarri vanno in difficoltà e lasciano il pallino del gioco ai tedeschi, incapaci però di creare azioni pericolose.
Prima dei tempi supplementari, sono i Blues ad andare vicini al gol qualificazione con Zappacosta: il tiro centrale viene respinto coi pugni da Trapp. Nei tempi supplementari, la stanchezza non frena le due squadre. Prima Jovic e poi Barkley vanno vicini al gol, ma sono David Luiz e Zappacosta gli eroi di casa, con due salvataggi sulla linea che sarebbero costati al Chelsea la sicura eliminazione. Nei rimanenti quindici minuti dei supplementari, è di Zappacosta l’azione più pericolosa: forte tiro dal limite alzato da Trapp sopra la traversa.
Nella lotteria dei rigori, il primo errore dal dischetto è di Azpilicueta, ma sono quelli di Hinteregger e Paciencia a risultare decisivi. Il Chelsea va a Baku, l’Eintracht torna a casa a testa alta.