Ad alcuni, tra tifosi e giornalisti, non piace vedere la Dea al quarto posto, per nulla. “Un’Atalanta in Champions non avrebbe senso”, si staranno chiedendo. Se lo abbia o meno, sarà la prossima stagione a dirlo, sempre che in queste ultime tre giornate di campionato non accada qualche ribaltone. Intanto, i bergamaschi sono là e meritatamente; praticano un calcio spettacolare, fatto di corsa, velocità e giocate di prima. D’altronde, non è colpa loro se il Milan è stato capace di dilapidare, nell’ultimo mese e mezzo, punti a iosa o se la Roma è andata a corrente alterna oppure se la Lazio di quest’anno è lontana parente di quella ammirata la stagione scorsa.
Appunto la Lazio, ieri messa sotto proprio dall’Atalanta. Il gol di Parolo dopo tre minuti aveva illuso i capitolini, incapace poi di reggere l’urto. I nerazzurri ci hanno messo poco a reagire allo svantaggio, pareggiando con il solito Zapata (22’) e sfiorando il 2-1 con un diagonale di Ilicic, uscito di poco fuori. Nel secondo tempo, la Dea ha pigiato sull’acceleratore, credendo fermamente alla vittoria. Una mano gliel’ha data Wallace, prima con uno svarione difensivo che ha portato al decisivo tiro di Castagne (58’), e poi con uno sfortunato autogol (76’). La Lazio è mancata soprattutto nella seconda frazione di gioco, dove scarsa forma fisica e disattenzioni individuali sono palesemente emerse.
La Roma, invece, non è riuscita a portare a casa tre punti della trasferta di Marassi. Che non sarebbe stato facile i giallorossi lo sapevano, ma quando passi in vantaggio a otto minuti dalla fine (diagonale al volo di El Shaarawy) e rischi addirittura di perdere, allora vuol dire che qualcun altro merita di stare più in alto. Per fortuna ci ha pensato Mirante a respingere il rigore calciato da Sanabria (96’), concesso per un fallo dello stesso portiere sul giocatore paraguaiano. Qualche minuto prima, era stato Romero a pareggiare grazie ad un colpo di testa su calcio d’angolo.
Stasera il Milan dovrà, senza se o mah, battere il Bologna se vuole ancora alimentare qualche speranza Champions. Non sarà facile, visto il momento positivo della squadra allenata da Mihalovic, alla ricerca di decisivi punti salvezza.
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