Dopo nove vittorie consecutive, i San Antonio Spurs sono stati costretti alla resa dai Miami Heat, vittoriosi per 110 a 105. A nulla è valsa l’ottima prestazione di Marco Belinelli, autore di 17 punti in 22 minuti di gioco. A mettere maggiormente in ambasce gli Spurs è stata la zona di Miami, capace di mandarli in confusione per gran parte del match. Solo nell’ultimo quarto la squadra texana è riuscita a rientrare in partita; nonostante gli sforzi, Dregic e Wade hanno rimandato al mittente qualsiasi velleità di rimonta.
Già ad inizio partita si è capito subito che la serata per gli Spurs non sarebbe stata facile. A metà primo quarto gli Heat erano già sopra di 10 punti. Come detto sopra, la zona di Miami ha mandato in tilt l’attacco degli Spurs. Solo Belinelli non ci sta, riuscendo a riportare i suoi vicinissimi nel punteggio a fine primo quarto.
Il secondo periodo si è aperto con alcune triple messe a segno da Bertans, che ha ridato entusiasmo al pubblico ed ai giocatori in campo. A smorzarlo ci ha pensato però l’immarcabile Dragic, che riporta i Miami avanti di 12 punti. Waiters e Richardson non sono da meno, sciorinando giocate di alto livello tecnico. Il risultato della splendida pallacanestro messa in campo dagli Heat? Primo tempo chiuso con 15 punti di vantaggio.
Dopo il +17 di inizio di secondo tempo, grazie a Waiters e Adebayo, gli Heat hanno leggermente mollato, mentre gli Spurs hanno iniziato a riprendere fiducia. Per tornare in careggiata, ci hanno pensato Mills e Belinelli dalla panchina. Nel momento in cui San Antonio si era avvicinato molto di più, proprio sulla sirena del terza frazione di gioco Wade è riuscito a centrare il canestro dalla metà campo, portando gli Heat avanti 90-78.
Nel quarto e ultimo quarto, i San Antonio si sono scatenati in campo, mostrando determinazione e aggressività. Belinelli e Mills hanno iniziato a suonare la carica, trascinando i compagni a -3 punti ad 1’07 dalla fine grazie ad una penetrazione di Gay. Proprio a 13 secondi dalla fine, gli Spurs sono riusciti a guadagnarsi il possesso, purtroppo vanificato da un fallo in attacco. Olynyk, chiamato alla lunetta, ha sancito il 110 a 105 finale.
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