Due risultati positivi ma diversi per le italiane rimaste in Europa League. Il Napoli ha regolato, senza non poca fatica, la pratica Salisburgo con un 3-0 che sa di ipoteca per il passaggio del turno. Invece l’Inter è uscita indenne dall’inferno del Commerzbank-Arena di Francoforte, fortino dell’Eintracht, sbagliando un calcio di rigore nel primo tempo con Brozovic. Lo 0-0 è sì un buon risultato ma non certo una garanzia.
I tedeschi (migliore attacco in Europa League) hanno più volte dimostrato fuoricasa di essere una squadra temibile. Quindi per i nerazzurri si prospetta un’altra battaglia, da affrontare probabilmente senza Perisic, uscito anzitempo per affaticamento muscolare, e senza Nainggolan e Lautaro, il quale verrà appiedato per un turno. Insomma, ci sarebbero le premesse per rivedere Icardi in campo.
Per il Napoli, il 3-0 rappresenta il risultato perfetto in vista della gara di ritorno, da affrontare però con dovuta cautela. Il Salisburgo si è dimostrata squadra organizzata e, se non fosse stato per un grande Meret, avrebbe sicuramente segnato un paio di gol.
Il Napoli passa al 10° minuto con un’intelligente giocata di Mertens che trova il corridoio giusto per servire Milik. Il polacco dribbla Walke e deposita la palla in rete. Otto minuti dopo il raddoppio. Tocco di Callejon per l’accorrente Fabian Ruiz il quale, con un tiro al volo, batte il portiere del Salisburgo.
Il secondo tempo si apre con una grande parata di Meret su Dabbur, e non sarà l’unica della serata. Anche dopo avere subito il terzo gol su autorete di Onguéné (13°), gli austriaci alzano il baricentro e costruiscono più di un’occasione per accorciare. Gli azzurri, ma soprattutto Meret, riescono comunque a tenere inviolata la porta ed a portare a casa un prezioso risultato.
Ad un primo tempo di ottimo livello, purtroppo rovinato dall’errore dal dischetto di Brozovic al 21° (fallo di Gelson Fernandes su Lautaro Martinez), l’Inter nel secondo tempo soffre e non poco la veemenza dei tedeschi. Un gol annullato a N’Dika per fuorigioco attivo di Haller è solo il preambolo del dominio tedesco, che costringe i nerazzurri nella propria metà campo. Nonostante diverse occasioni create dall’Eintracht (Handanovic è chiamato più volte agli straordinari), l’Inter riesce a strappare un prezioso pareggio. Ma, per quanto visto in campo, il ritorno potrebbe nascondere diverse insidie.