Dopo Firenze, l’Inter butta via altri punti importanti nella corsa alle posizioni Champions. Questa volta è arrivata la sconfitta, di questi tempi preventivabile considerando quanta tensione si sta consumando all’interno della società e dello spogliatoio. Il caso Icardi e il rinnovo, le presunti liti con Perisic e Brozovic: tutti nodi complicati, da sbrogliare il prima possibile per evitare di incappare nell’ennesima stagione fallimentare.
Una premessa: ieri sera il Cagliari ha senza dubbio meritato la vittoria, soprattutto dopo un primo tempo giocato a ritmo arrembante. Certo, l’Inter ha lasciato campo alla squadra isolana, mettendo sul terreno di gioco poco delle premesse decantante alla vigilia del match. Carica nervosa? Nulla. Sentimento di rivalsa dopo quanto accaduto a Firenze nei minuti finali? Neanche l’ombra.
La sofferenza dei nerazzurri si è palesata fin dall’inizio sulle fasce, dove Perisic è tornato alla versione abulica di qualche settimana fa. I terzini non sono stati da meno, patendo spesso le sgroppate degli esterni alti cagliaritani. Il gol è la logica conseguenza della pressione degli scudati. Al 30° una punizione calciata da Cigarini viene presa da Perisic che, goffamente, la deposita dietro le spalle di Handanovic. 1-0 per il Cagliari tra il delirio sugli spalti.
L’Inter non si sveglia e Handanovic è costretto agli straordinari per evitare il raddoppio (grande parata su Joao Pedro). Ma, al 38°, una sgroppata di Nainggolan sulla destra produce un assist al bacio per l’accorrente Lautaro, tramutato di testa in gol. La gioia nerazzurra dura solo 5 minuti: cross dalla destra di Srna e gran gol di Cippitelli.
Nel secondo tempo, come preventivabile, la carica nervosa ed agonistica del Cagliari va scemando. L’Inter riesce a guadagnare campo e costruisce tre nitide occasione da rete: una con Lautaro dopo un’azione personale, una con Politano, a cui si oppone Cragno e, l’ultima, sui piedi di Borja Valero, che spara alto da buona posizione. Dopo l’ennesimo Ranocchia in versione centravanti, al Cagliari viene concesso un rigore per fallo di Skriniar su Despodov. Dal dischetto, però, Barella sciupa l’occasione di chiudere la partita sparando il pallone tra gli spalti.
Dopo 6 minuti di recupero la gioia dei giocatori locali e del pubblico può esplodere. Tre punti importanti per il Cagliari in ottica salvezza, mentre per l’Inter si prospetta lo spettro del sorpasso dei rivali rossoneri ed un possibile aggancio della Roma.