Un grande campione, oggi al PSG, finisce nell’occhio del ciclone: ha provato a influenzare il Pallone d’Oro per arrivare alla vittoria. Gli audio sono inequivocabili e lo incastrano in maniera plateale.
Il Pallone d’Oro torna a essere oggetto di uno scandalo. E stavolta non c’entra la vittoria, francamente immeritata, di Leo Messi nell’ultima edizione. A entrare nell’occhio del ciclone e della critica, in quello che potrebbe essere un vero e proprio uragano, è stato un grande campione, una leggenda che nella sua bacheca può contare tantissime Champions, vittorie in campionato, coppe nazionali, Europei e Mondiali. Di tutto e di più, ma non un Pallone d’Oro. Un premio che avrebbe voluto conquistare almeno una volta in carriera, e a tutti i costi…
Chiamiamola anche presunzione, o chiamiamolo semi-delirio di onnipotenza. Fatto sta che il grande giocatore in questione, indubbiamente uno dei più grandi di tutti i tempi nel suo ruolo, almeno fino a un paio di anni fa, ha pensato bene di essere il più meritevole di vincere il più importante premio individuale del mondo del calcio almeno per una volta.
Così, senza pensarci due volte, ha scelto di sfruttare la sua influenza e i suoi appoggi per cercare di guadagnare consensi in sede di votazione. Le cose alla fine non sono andate come avrebbe voluto, ma resta la bruttissima figura e il pessimo gesto, immortalato in alcuni audio che sono stati resi noti in questi caldi giorni estivi.
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Intercettazioni imbarazzanti: scoppia il caso Sergio Ramos
Il campione in questione è Sergio Ramos. Un fuoriclasse della difesa, uno dei pilastri della recente epoca d’oro del Real Madrid, oggi una delle tante “figurine” collezionate dal PSG in questi anni di spese a volte senza senso. Stando a quanto rivelato da alcune testate spagnole, il difensore avrebbe, qualche anno fa, cercato di fare pressioni sul presidente della Federcalcio spagnola per poter ricevere voti per vincere il Pallone d’Oro.
La richiesta, secondo quanto riportato in queste intercettazioni, non è stata fatta in maniera nascosta, ma davvero plateale: “Mi piacerebbe che tu mi aiutassi in ogni modo e utilizzassi i tuoi contatti UEFA a proposito del Pallone d’Oro“. Una richiesta avanzata, secondo Sergio, non solo per il suo ego, ma perché tutto il calcio spagnolo avrebbe meritato tale riconoscimento.
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Dopo aver ricevuto una risposta fredda dal suo interlocutore (“non dipende da me, ma per quanto ti posso aiutare, contaci“), il difensore avrebbe sottolineato come nel calcio le relazioni siano fondamentali. E forse la sua richiesta sarebbe stata avanzata proprio nella speranza che il presidente e i dirigenti UEFA avessero il potere di cambiare addirittura il parere dei giudici che assegnano il premio, giudici che, come sappiamo, sono giornalisti sportivi.
Insomma, nonostante l’imbroglio non sia alla fine andato a buon fine, resta la magra figura per un campione che sul campo ha potuto vincere di tutto, ma che ha più volte dimostrato di non essere un grande esempio di sportività.
