Sono ancora molte le polemiche da parte degli allenatori italiani contro arbitri e Var. Mourinho, polemico anche ieri sera, dopo la gara con la Fiorentina, non è più da solo. Altri tecnici infatti, per un motivo o per un altro, nei giorni passati, si sono scagliati contro gli uomini di Rocchi…
José Mourinho è da sempre schierato contro la classe arbitrale, e lo fin dai tempi dell’Inter. Clamorosa in quegli anni fu, l’immagine del suo gesto delle manette, durante una gara di campionato. Lo Special One usa spesso scagliarsi contro la classe arbitrale per spostare l’attenzione da quelli che sono i problemi che possono riguardare, ma non bisogna nemmeno negare, che a volte, le proteste hanno avuto ragione di esistere, perchè documentate poi, da reali errori arbitrali. Durante l’intervista post partita ieri, ad esempio, il tecnico giallorosso, dopo aver risposto ad una domanda tecnica, postagli da Carlo Verdone, ospite di Pierluigi Pardo, ha di nuovo attaccato pesantemente l’addetto al Var, per un episodio, da lui reputato inesistente. L’addetto al var nell’occasione della gara del “Franchi” era Banti e l’attacco dello special One, al lavoro dell’arbitro addetto all’ On Field Rewiew è stato pesantissimo: non siamo freschissimi perchè abbiamo giocato più degli altri ma “Sappiamo che abbiamo comunque il rispetto dei romanisti, ma vogliamo anche il rispetto dei Banti di questa vita, che seduto nella loro sedia, ci hanno tolto tanto, tanto punto di tanto sforzo di questi ragazzi“.
Gli altri errori arbitrali di quest’anno e le proteste di Mou
Lo Special One oltre ieri sera, quest’anno si è più volte scagliato furiosamente contro gli arbitri e il sistema in generale. Strali contro i direttori di gara, ma anche contro il sistema Var in genere, colpevole, sempre secondo il tecnico della Roma, di non essere stato quasi mai, all’altezza della situazione. Una serie di strali iniziati già con l’avvio del campionato di quest’anno. Come accennato prima, Mourinho usa spesso la sua tecnica di comunicazione, per distogliere l’attenzione dai propri giocatori, ma a volte, le feroci critiche dello “Special One”, sono state riprese e utilizzate anche da altri allenatori, che hanno voluto utilizzare, a loro vantaggio, le proteste del tecnico giallorosso.
I seguaci di Mourinho
Il riferimento è ad un tecnico in particolare, ovvero Gian Piero Gasperini. Anche il tecnico degli orobici infatti, nei giorni scorsi, ha criticato aspramente l’operato del Var, e lo ha fatto soprattutto ,dopo il deludente pareggio di lunedì sera contro la Salernitana. Le polemiche a cui il tecnico atalantino ha fatto riferimento, erano chiaramente riferite a quanto successo due domeniche fa a La spezia. Polemiche generate dall’ormai famoso episodio del gol di Acerbi in Spezia-Lazio, segnato proprio nei minuti finali e risultato poi, siglato in palese fuorigioco. Tra la Lazio e il “Gasp” non corre buon sangue dai tempi della finale di Coppa Italia all’Olimpico e quindi anche lui, quando può, non si lascia mai scappare l’opportunità di fare polemica e lamentarsi apertamente del sistema tecnologico, specie quando i presunti favori arbitrali, finiscono con l’aiutare squadre che concorrono con la sua, per un qualunque obiettivo. Appare evidente, anche nel suo caso, che il tecnico nero-azzurro stia cercando, in qualche modo, di coprire, con l’unico sistema a sua disposizione, quelle che sono state le mancanze della sua squadra. Squadra orobica che quest’anno è sembrata in evidentemente crisi nera.
Il duro attacco di Gasperini al Var
“Difficile avere l’uniformità nel calcio – ha detto l’allenatore a Sky – ma il problema è che tanti episodi sono stati clamorosi dal punto di vista dell’interpretazione. Quando si vede in campo a velocità normale ci può stare. Dispiace che ci sia un errore, ma se a velocità normale non si vede è comprensibile; Invece, quando si vede tutto davanti al televisore e stavolgi le immagini… allora ognuno si è fatto il suo regolamento per giustificare delle scelte assurde”.
E poi un altro affondo: “Se si tolgono delle certezze del regolamento, lo sport non è più credibile. Per questo si lavora su fotogrammi, a questo punto si può dire tutto e il contrario di tutto. Si sono aperte delle fazioni, e ognuno parteggia per conto suo, e si creano parti che si attaccano e si difendono. Chi ne risente, alla fine, è soltanto il calcio”. Insomma, un Gasperini scatenato: “Il calcio non è più credibile, a bocce ferme non c’è più la stessa interpretazione”, ha concluso l’allenatore orobico.