All’antivigilia della gara con l’Udinese, il tecnico del Sassuolo, Alessio Dionisi, è intervenuto ai microfoni di Sportitalia tornando a parlare delle polemiche sollevate da Mourinho, dopo Spezia-Lazio e dopo gli errori arbitrali verificatisi nelle ultime gare.
Alessio Dionisi è uno degli allenatori emergenti più interessanti del panorama calcistico italiano. Ha esordito in Serie A in questa stagione, dopo aver portato l’Empoli in massima serie nello scorso campionato. Un’eccellente esperienza in Serie B, che gli ha fatto meritare la panchina del Sassuolo. Solo in apparenza una panchina “facile”, perché la squadra neroverde è un cantiere calcistico all’avanguardia, con molti giovani interessanti che fanno un percorso preciso per emergere in prima squadra.
Allenatori come Di Francesco e De Zerbi hanno proseguito per anni un ciclo molto positivo, portando la squadra emiliana a sfiorare l’accesso alle coppe europee. Dionisi ha colto benissimo questa sfida, tenendo il Sassuolo sugli stessi livelli. Calciatori valorizzati (Traoré, Frattesi e lo stesso Berardi) e una classifica in linea con quella degli anni passati. Carattere schivo e un po’ burbero, l’allenatore toscano ha toccato il tema Var, senza far mancare un deciso riferimento alle ultime polemiche arbitrali.
Var, Dionisi lancia una critica molto precisa
“Ci sono stati alcuni episodi discutibili – ha detto a Sportitalia – ma penso che il Var possa essere la soluzione di molti problemi. E’ chiaro che – ha proseguito l’allenatore – sarà molto importante rivedere qualcosa nella prossima stagione. Mi sembra eccessivo parlare di un disastro”. E Dionisi ha poi criticato alcuni suoi colleghi: “Secondo me tutti gli addetti ai lavori devono smorzare le critiche, altrimenti non ci sarà mai una fine. Sembra quasi che ci sia una gara a chi da più polemica, come se si volesse avere un vantaggio nella partita seguente”.
“Questo dà fastidio a tutti quando ci sono degli errori che condizionano il risultato. Se tutti gli adetti ai lavori non fanno un passo indietro non se ne esce. Bisognerebbe mettere il “noi” davanti all’io, altrimenti sarà difficile portare un miglioramento nella classe arbitrale”. E poi ha concluso: “Io sono l’ultimo arrivato in Serie A, ma questa è la mia opinione. Se gli arbitri vengono solo criticati non avranno modo di migliorare”.