Il Chelsea non getta la spugna e crede nell’impresa a cui è chiamato domani sera in Champions League in casa del Real Madrid.
Non è decisamente un momento facile per il Chelsea. I Blues dopo la grana Abramovich, sono in netto calo di prestazioni e non è affatto escluso che, malgrado siano campioni d’Europa e del Mondo in carica, concludano il 2022 senza alcun trofeo in bacheca.
La squadra londinese si trova attualmente al terzo posto in Premier League lontana rispettivamente undici e dodici punti, da Liverpool e Manchester City. In Champions League invece, è praticamente già con un piede e mezzo fuori, visto che, se vuole provare a rimanere nella competizione, è chiamata ad un’impresa vera e propria. I Londinesi infatti, se vogliono passare il turno, non solo dovranno violare il Santiago Bernabeu, ma lo dovranno fare addirittura con 3 gol di scarto.
Nel match di andata tra le mura amiche dello Stamford Bridge infatti, gli uomini di Tuchel sono stati sconfitti dai Galacticos per 1-3, subendo tra l’altro una tripletta, da parte dell’attaccante francese Karim Benzema. Ad ogni modo domani sera, i Blues ci proveranno comunque e a detta del tecnico tedesco, malgrado siano già praticamente fuori, venderanno cara la pelle.
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Chelsea, così l’allenatore Tuchel sul momento difficile dei Blues
Verosimilmente l’unica concreta speranza dei Blues di poter alzare al cielo un trofeo è riposta nella FA Cup. Domenica 17 aprile l’undici londinese sfiderà in casa il Crystal Palace nella gara valida per le semifinali della competizione.
Come detto poi, a rendere ancora più complicata, la situazione attuale del Chelsea, ci si sono messe le vicende extra campo. Come è noto infatti, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il Governo britannico ha deciso di congelare i beni del patron Roman Abramovich. Ciò ha avuto pesanti ripercussioni sulla società londinese anche se fortunatamente, non sono in dubbio gli incontri ufficiali della squadra.
A tal proposito qualche tempo fa Thomas Tuchel, allenatore della formazione inglese, ha cercato di sdrammatizzare scherzando in conferenza stampa. “In base alle mie informazioni abbiamo ancora un aereo e possiamo usarlo per andare e tornare. Altrimenti viaggeremo in treno o in autobus. Alla peggio guiderò io il pulmino. Lo farò, segnatevelo. Se 20 o 30 anni fa mi avessi chiesto cosa avrei fatto per partecipare a una partita di Champions League a bordo campo, avrei risposto quando e dove?. Perché dovrebbe cambiare? Io ci sarò. Noi ci saremo“.