L’eliminazione dai Mondiali ha aperto la crisi nel calcio italiano. Le critiche verso l’Italia arrivano da tutte le parti, e sono ferocissime: ecco il durissimo sfogo di un tifoso molto speciale degli Azzurri, deluso per quanto successo.
Un’eliminazione, o meglio una non qualificazione, come quella che si è concretizzata al Barbera di Palermo il 24 marzo 2022, per molti è un’onta che rimarrà indelebile nella storia dell’Italia e della nazionale azzurra. Inevitabile un processo di grande portata. Perché non passare per una sconfitta con il Portogallo sarebbe stato grave. Ma venire estromessi dalla piccola Macedonia del Nord, per tanti osservatori, è qualcosa di molto più profondo. Qualcuno ha parlato di vergogna… voi che ne pensate?
Come sempre accade in questi casi, le accuse sono arrivate da più parti e sono rivolte contro tutto e tutti. Perché in Italia funziona così: quando succede qualcosa di grave, nessuno si assume la responsabilità, ma ognuno cerca il suo o i suoi colpevoli. Puntare il dito verso gli altri è il vero sport nazionale per il nostro Paese.
Così, sono diventati di nuovo 60 milioni i commissari tecnici in tutta la penisola (isole comprese). Sono nati nuovi selezionatori, tutti coloro che per mesi avevano dato sfoggio del proprio essere virologi, statisti, e ultimamente anche esperti di politica estera e strategia militare, sono diventati adesso lungimiranti dirigenti pronti a cacciar fuori dalle proprie maniche la ricetta giusta per salvare il calcio italiano. Anche personaggi eminenti del nostro spettacolo, che si sono lasciati andare a commenti a dir poco rumorosi.
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Azzurri eliminati: la critica è spietata
Se la delusione tra i tifosi è stata tanta e comprensibile, anche sostenitori ‘speciali’ della causa azzurra, come giornalisti, personaggi della radio e della tv, hanno voluto far sentire la propria voce in un momento così difficile. E uno dei commenti più duri e spietati è stato quello espresso da Linus, noto conduttore radiofonico e tifoso della Juventus.
Mentre tutti si affaccendano a trovare le giuste soluzioni per risollevare non la Nazionale italiana, ma tutto il nostro movimento calcistico, il direttore di Radio Deejay, attraverso un post su Instagram, si è limitato a bocciare quel gruppo che pure ci aveva fatto sognare solo sei o sette mesi. Secondo Linus, gli italiani danno il meglio di sé se hanno un nemico in testa, altrimenti tornano ad essere ciò che sono: “Cioè dei giocatori un po’ scarsi“.
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Ma nella sua analisi il conduttore ha voluto guardare avanti. Da chi si può ripartire dopo un disastro del genere? Da Donnarumma, anche se a Parigi si è involuto a Verratti, che comunque è stato il migliore in campo e che resta un grande giocatore, a Barella sembra essere in crisi come il club in cui gioca e che è arrivato scarico all’appuntamento decisivo. Per il resto servono energie nuove, volti nuovi, calciatori affamati. Perché, dove manca il talento, c’è bisogno di motivazioni. E quelle potrebbero essere più forti in chi la maglia azzurra l’ha sempre sognata e sudata.
La nostra riflessione a mente fredda, sull’eliminazione degli azzurri
Di solito ci limitiamo a raccontare i fatti di ciò che avviene, con distacco o con ironia, ma stavolta ci permettiamo anche noi della redazione, di dire la nostra. Noi nel nostro piccolo pensiamo che nel calcio, certe cose possono succedere. Può succedere di perdere gare in maniera incredibile dopo aver dominato in lungo e largo, puo’ capitare di sbagliare rigori decisivi per tre volte di fila. Allo stesso modo, può capitare anche di correre e dannarsi l’anima senza riuscire a segnare, con la stessa facilità con cui lo si fa con la squadra di club, a causa di marcature esagerate o a causa di un gioco che privilegia di più l’attacco sugli esterni, ma ci sta tutto. Chi ha giocato, sa che anche questo fa parte della “bello del calcio” e a volte, saper perdere, anche se si viene esclusi per la seconda volta, dalla competizione calcistica più importante al mondo, è molto più importante del resto.
L’Italia deve rialzarsi subito e lasciar parlare migliaia di persone che si sentono allenatori, pur senza avere nessuna voce in capitolo
Il calcio è diventato ormai un business a tutti gli effetti, e del gioco vero ormai ha ben poco. I giornali e le tv, così come i media, la fanno da padrone e cercano in ogni cosa il pretesto per fare polemica. E’ da diverso tempo ormai che si cerca in maniera accuratissima, di accollare ad un attaccante che ha vinto la scarpa d’oro e che continua a segnare con una regolarità disarmante, le colpe di un’attacco che segna poco, dando per scontato che, siccome siamo l’Italia, la squadra avversaria dovrebbe necessariamente subire i gol da quell’attaccante, perchè è tra i più forti in circolazione, ma fortunatamente non è così.
Stingiamoci a coorte, come dice il nostro inno
Accettiamo la sconfitta, soffriamo per l’eliminazione e senza tanti drammi, torniamo ad impegnarci, senza fare morali a nessuno; Limitiamoci a criticare in maniera costruttiva esaminando i numeri e senza cercare per forza un colpevole, “stringiamoci a coorte”, ovvero stringiamoci attorno ai nostri ragazzi e incitiamoli…Vedrete che cresceremo tutti, sia dal punto di vista caratteriale che da quello sportivo. Forza ragazzi, forza azzurri!