Inter e Milan stentano ancora: per il Napoli Sliding Doors ha un sequel. A una settimana di distanza dalla grande chance sprecata a Cagliari, gli azzurri hanno una nuova possibilità di tornare al primo posto. Mai come oggi, però, sembra difficile che il sorpasso in vetta possa realizzarsi. E questo non certo per merito delle due formazioni milanesi, non in crisi, ma sicuramente nel periodo più delicato della stagione.
Sarà per i tanti impegni che si sono susseguiti uno dopo l’altro, anche molto probanti nel caso della squadra nerazzurra (Milan, Napoli, Liverpool), ma qualcosa si è sicuramente inceppato nei meccanismi di gioco di Inzaghi e i suoi. E soprattutto nelle certezze derivanti da quell’autostima infinita che aveva travolto la formazione campione d’Italia nel girone d’andata dopo la vittoria casalinga contro gli azzurri di Spalletti.
Senza vittorie da quattro turni in campionato, con due sconfitte (Milan e Sassuolo) e due pareggi (Napoli e Genoa), gli uomini di Inzaghi oggi appaiono nettamente involuti sotto ogni punto di vista. E anche nella gara di ieri, solo sulla carta scontata, hanno palesato tutte le difficoltà di un periodo di appannamento cominciato in quei quattro minuti fatali nel derby. Come se lo shock della doppietta di Giroud non fosse ancora stato assorbito.
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Ma se il Biscione piange, di certo il Diavolo non ride. Anche i rossoneri stanno vivendo, infatti, un periodo di netto appannamento. E non bastano le polemiche arbitrali, pretestuose o giustificate, a motivare un doppio passo falso, improvviso, contro la Salernitana fuori casa e contro l’Udinese a San Siro (non proprio due corazzate) una volta riconquistata la vetta della classifica. Paura di volare? Forse. L’unica certezza è che mai come in questa stagione lo scudetto sarà vinto da una squadra palesemente imperfetta.
E così si torna a quelle sliding door che si pongono nuovamente davanti agli occhi del Napoli di Spalletti. Nel momento più difficile della stagione anche per gli azzurri, reduci da un’eliminazione in Europa League con il Barcellona ben più larga di quanto possa far pensare il 5-3 totale tra andata e ritorno, le milanesi offrono un’altra chance, la seconda consecutiva, per prendersi la testa della classifica.
Se la scorsa settimana, però, i passi falsi delle rivali meneghine avevano alimentato i sogni dei napoletani, stavolta sotto il Vesuvio filtra molto meno ottimismo. Dopo essere stata maltrattata non solo dai tremendi catalani, ma anche dall’indomito Cagliari dell’ex Mazzarri, la squadra azzurra non sembra avere le forze necessarie per superare un’ostacolo non proprio basso: quello posto dalla Lazio di un altro grande ex, il mai troppo odiato Maurizio Sarri.
La sensazione è che oggi, sulla carta, per i partenopei le chance di successo siano basse, molto più basse di quanto non fossero già la scorsa settimana in Sardegna. Anche perché la squadra biancoceleste, seppur ancora altalenante, è in crescita dal punto di vista del gioco. Servirà un’impresa, dunque, agli azzurri per conquistare quel primo posto e dimostrare di non avere gli stessi problemi d’alta quota di Inter e Milan. Riusciranno a sfruttare questo secondo set point? Lo scopriremo tra poche ore.
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E nel frattempo a Torino c’è chi starà iniziando a rifare i conti. Perché, con il passo del gambero delle prime tre, anche la più bislacca delle rimonte juventine appare molto meno improbabile del previsto.
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