Il nuovo corso Trentalange-Rocchi non sta convincendo gli allenatori italiani. Mai come nelle ultime settimane gli arbitri sono finiti nell’occhio del ciclone. E adesso il Var e il suo utilizzo sembrano diventati un vero problema per il calcio italiano. Se fino a poco tempo fa le polemiche erano contingenti e riguardavano poche squadre e pochi isolati casi (seppur clamorosi), oggi la situazione sembra del tutto sfuggita di mano. Lo dimostra anche il fatto che nella serata di ieri, dopo il deludente 1-1 con l’Udinese, sia stato addirittura Paolo Maldini, un personaggio non poprio avvezzo alle polemiche, ad alzare la voce.
“Basta arbitri esordienti a San Siro!“, ha gridato il direttore dell’area tecnica rossonera, che ha puntato il dito contro i vertici Aia, colpevoli di ‘sperimentare’ arbitri poco esperti in partite fondamentali per la lotta scudetto. Parole che hanno fatto il paio con il durissimo sfogo di Stefano Pioli, incredulo dinanzi alla mancata cancellazione da parte del Var di una rete segnata con un tocco di mano.
“Il gol di Udogie? Non è un episodio dubbio, il giocatore dell’Udinese fa gol di mano“, ha tuonato il tecnico parmigiano ai microfoni di Dazn. Secondo il suo punto di vista può starci che l’arbitro non abbia visto, dal momento che era coperto da tanti giocatori. Com’è possibile però che il Var non sia intervenuto a correggere una situazione che appare chiara? Una protesta giustificata, anche se molto accalorata, e che fa il paio con quella avvenuta qualche settimana fa in occasione della sconfitta interna con lo Spezia.
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Quello di Pioli non è il primo sfogo degli allenatori contro il Var, e nemmeno il più clamoroso di queste ultime settimane. Basti pensare che solo sette giorni fa commentavamo i due fattacci accaduti a Gasperini e Mourinho in occasione delle gare con Fiorentina e Verona. Due proteste vibranti che non gli permetteranno in questo turno di sedere in panchina.
Il tecnico orobico era uscito di senno dopo aver visto annullato il gol del pareggio di Malinovskyi contro la Viola per un fuorigioco considerato dal Var attivo. Una situazione al limite e discutibile, che aveva portato Gasp a protestare non solo contro l’arbitro coinvolto, ma contro l’intero sistema del Var, chiedendo addirittura ai tifosi di unirsi alla battaglia degli allenatori per tornare indietro e rimuovere il video assistance referee. Una pretesa al limite dell’anacronistico.
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Ma aveva fatto ancora peggio lo Special One, speciale ultimamente soprattutto nelle proteste. In occasione del pareggio interno con il Verona, arrivato più per le contingenze legate all’emergenza infortuni che non per errori arbitrali, il tecnico portoghese si era spinto fino ad accusare di malafede il direttore di gara Pairetto, a suo dire favorevole alla Juventus. Come dire: quando c’è da superare il limite, Mou non si tira mai indietro.
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