L’allievo e il maestro, un rapporto che si rinnova anche nella nostra Serie A. I talenti del futuro hanno alle spalle degli allenatori che credono in loro, pungolandoli al momento giusto.
Un buon maestro sa come trattare il suo allievo. Pungolarlo al momento giusto, metterlo ad esempio quando c’è da lodarlo. In Serie A il rapporto tra i tecnici e i big in via d’espansione è sempre curioso da osservare, le giovani leve hanno bisogno di elementi che possano essere da sprono per il futuro. Il maestro può avere dai quaranta ai settanta anni, il talento che ha bisogno di essere guidato solitamente è un ventenne che rischia di perdere la bussola.
La storia dei ragazzi promettenti è sempre ampia. La Serie A è un torneo che permette ai talenti di poter crescere, a patto di dimostrare il loro talento. L’Empoli lo sa bene, è una squadra che per sua identità ha spesso bisogno di giovani leve. I toscani hanno ragazzi promettenti cresciuti nel settore giovanile o comunque arrivati in giovane età. Il caso di Samuele Ricci e di Matteo Viti è importante, l’Empoli si sta garantendo tante ottime plusvalenze grazie al lavoro quotidiano fatto con Aurelio Andreazzoli. Il tecnico-nonno è una guida sicura anche per quanti stanno risalendo la china, Patrick Cutrone e soprattutto Andrea Pinamonti, diventati decisivi sotto porta.
La storia del Sassuolo, invece, insegna come tra tecnico e bomber ci possa essere amicizia ma rispettando i ruoli. Alessio Dionisi sta trattando tutta la rosa con gran riguardo, Riccardo Scamacca è l’elemento maggiormente osservato. Ha molto da dare l’ex talento della Roma, non può dirsi di certo arrivato. Dionisi lo ha ricordato recentemente, dando i giusti meriti al centravanti ma ricordandogli di dover essere continuo. La Nazionale potrà esser raggiunta solamente mantenendo la concentrazione e isolandosi dai fattori extra calcistici.
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La Fiorentina è stata brava ad avere il giusto mix, Vincenzo Italiano dimostra molto più della sua età come evoluzione mentale da tecnico. L’ex coach dello Spezia sa benissimo come usare il bastone e la carota, il caso Dusan Vlahovic ne è la dimostrazione.
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Italiano ha mantenuto alta la guardia con la Fiorentina, ha portato i viola ad essere competitivi per un posto in Europa. Vlahovic, dal canto suo, pur sapendo di andare in scadenza sta continuando a segnare e dare segnali incoraggianti per il futuro.
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