Thiago Motta e l’esonero a breve termine per lo Spezia. Il club praticamente dovrebbe attendere l’anno nuovo per poter salutare il suo tecnico italo-brasiliano.
Un esonero da fare, ma non subito. Perché quella dello Spezia è una panchina particolare, per tutta una serie di motivi. I due punti nelle ultime sei gare per la squadra ligure sono decisamente pochini se si vuole ottenere una salvezza tranquilla.
Considerando soprattutto come gli spezzini non potranno fare mercato a gennaio, questi sono i giocatori in rosa e questi rimarranno praticamente. Perciò o cambia la mentalità o arrivano i punti, lo Spezia in questo vuole essere chiaro. La proprietà Platek aveva investito su Thiago Motta, credendolo il tecnico adatto nel post Vincenzo Italiano.
Mentre l’attuale tecnico della Fiorentina ha confermato il suo valore anche nella nuova avventura, per l’ex regista dell’Inter del triplete le cose non sono andate meglio, anzi. Il suo Spezia è un assemblaggio tattico ancora da verificare, tanti calciatori sono impiegati fuori ruolo, altri ancora vengono ripescati a sorpresa. Con un mercato fatto da tanti carneadi, quasi come quello del Venezia ma con una piccola differenza. Mentre la squadra ligure, comunque, al momento è al riparo dalla zona caldissima, lo Spezia poteva e doveva fare molto di più.
Considerando il momento nero di Genoa, Cagliari e Salernitana, i liguri potevano dare staccare qualche distanza senza difficoltà.
Così l’esonero di Thiago Motta è chiacchierato allo Spezia, ma non praticabile al momento. Tutto per “colpa” di una clausola: in caso di licenziamento dal ruolo entro il 31 dicembre, il club ligure sarebbe costretto praticamente a una clausola da 400 mila euro da versare direttamente nelle casse del tecnico, a titolo di rinascimento.
Considerando il periodo non è certo un investimento saggio, a questo punto meglio aspettare un colpo di rinascita dello Spezia o comunque attendere il 2022 per ovviare al cambio in panchina.
Soprattutto, si dovrà capire quali saranno le intenzioni della dirigenza. Se puntare su un altro tecnico giovane (e magari prevedere un progetto che comprenda – eventualmente – anche l’opzione sciagurata della Serie B), o affidarsi a qualche tecnico che possa prevedere una scossa sin da subito.
In questo ramo, il nome più caldo è quello di Serse Cosmi, che avrebbe comunque bisogno di tempo soprattutto valutando il maxi organico dello Spezia, più di trenta giocatori alcuni davvero imberbi e immaturi per il calcio italiano.
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Altri nomi sono valutati dalla dirigenza, ma chi arriverà in Liguria dovrà metterci del suo e prevedere almeno sei mesi di grandi sofferenze.
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