L’improvvisa cancellazione dello storico programma calcistico ricco di satira ha colto un po’ tutti di sorpresa ma, seppur incredibili, le motivazioni della chiusura ci sono eccome. Il programma chiude dopo 30 anni di messa in onda e di seguito, vi spieghiamo il perché.
Dal 1993 i presentatori che si sono susseguiti sono stati diversi, e della loro fama ancora oggi si ricordano i frutti e specialmente le grasse risate. Dopo Fabio Fazio e Marino Bartoletti, è stata l’era di Simona Ventura: quella più longeva e di maggior successo in assoluto. Poi venne Victoria Cabello, Nicola Savino e – purtroppo – l’ultima edizione, quella di Mia Ceran e Luca e Paolo. Già, proprio l’ultima, della cui puntata ne vedremo tristemente stasera il tramonto.
Quelli che il calcio chiude definitivamente bottega. Era da tempo che gli ascolti parevano scricchiolare e, unitamente agli elevati costi, hanno portato mamma Rai a valutare inizialmente una temporanea sospensione che sarebbe dovuta durare fino agli inizi dell’anno prossimo. Ma la decisione conclusiva, in ultima analisi, è stata un’altra.
Le difficoltà che hanno lentamente fatto calare lo share, sono state determinate prima di tutto da fattori di posizionamento del programma in giorni e fasce orarie che sono variate più di una volta negli ultimi mesi. Decisioni infelici che ne hanno decretato la condanna senza riserve.
L’idea iniziale del format era infatti nata a suo tempo come versione televisiva di Tutto il calcio minuto per minuto, trasmissione radiofonica del canale Rai Radio 1. Allora come oggi, lo svolgimento consisteva nel commento spesso ironico delle partite di Serie A e Serie B che andavano in onda contemporaneamente al programma. Era dunque cruciale che Quelli che il calcio fosse la domenica pomeriggio.
Ma evidentemente non l’hanno pensata tutti così. Quest’anno il primo cambio è consistito in uno slittamento in prima serata, per poi essere collocato al lunedì sera e successivamente addirittura il giovedì.
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Nulla di buono, dunque, per una trasmissione che ha dato i natali ad un genere di commento calcistico divertentissimo anche e soprattutto per chi non aveva dimestichezza con lo sport. Può, se non altro, sapere di aver tracciato parte della storia della televisione italiana, insieme al suo glorioso gruppo di comici, tra cui Anna Marchesini, Teo Teocoli, Lucia Ocone, Maurizio Crozza, Virginia Raffaele, Maurizio Battista, Dario Vergassola e Ubaldo Pantani.
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