Il trionfo di Leo Messi al Pallone d’oro 2021, settimo successo per la Pulce argentina, ha scandalizzato il mondo del calcio: mai come quest’anno molti facevano il tifo per Lewandowski.
Le 7 meraviglie di Leo Messi. La Pulce argentina ha rinnovato la sua ‘dittatura’ sul mondo del calcio anche nel 2021, trionfando per la settima volta nella corsa al Pallone d’oro, principale premio calcistico individuale, assegnato ogni anno al miglior calciatore della stagione. Una vittoria che mai come quest’anno ha però lasciato uno strascico infinito di polemiche. E non senza motivo.
Forse è sbagliato parlare di ‘sistema mafioso e corrotto’ che premia i giocatori delle squadre più forti, come pure alcuni tifosi hanno suggerito. Ma che qualcosa nel meccanismo di valutazione dei giornalisti con diritto di voto si sia inceppato, appare evidente. E non perché Messi non sia ancora il miglior calciatore al mondo, beninteso.
L’argentino i suoi meriti li ha. E li ha avuti anche nel corso dell’ultima tribolata stagione, chiusa comunque con la vittoria della Copa America con l’albiceleste (primo trofeo con la Nazionale per lui) e con ben 38 gol in 47 presenze con la maglia del Barcellona. Tuttavia, la sensazione è che nell’ultimo biennio, considerando che nel 2020 non c’è stata assegnazione a causa del Covid, il giocatore più decisivo non sia stato lui.
Se fino a oggi il peso maggiore sulla manifestazione l’hanno avuta infatti i trionfi in Champions League, le statistiche sembrano bocciare Leo: era addirittura dal 2005 che il vincitore del Pallone d’oro non arrivava almeno ai quarti di finale nella competizione più blasonata nella stagione precedente. L’ultimo era stato Ronaldinho. Ecco perché forse i ‘tifosi’ di Lewandowski e quelli, in minor numero, di Jorginho, qualche ragione potrebbero anche averla.
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Pallone d’oro, polemica per la vittoria di Messi: scandalo in Germania
Non è peraltro la prima volta che Leo finisce in una rumorosa polemica per la sua vittoria nel premio assegnato da France Football. Nel 2010 furono molti i mugugni quando la Pulce riuscì a superare Xavi e Iniesta, mai come in quella stagione meritevoli di un grande riconoscimento (mai arrivato). Stavolta, però, le dimensioni della ‘ribellione’ sembrano ben diverse, e c’è chi parla apertamente di scandalo internazionale.
Tra i nomi più illustri ad aver alzato la voce in queste ore c’è Iker Casillas, grande ex rivale di Messi ai tempi del Real: “Trovo sempre più difficile credere nei premi calcistici“. Parole molto più dure da parte di un calciatore attualmente al Real, Toni Kroos, che con Lewa ha giocato: “Se i premi ci sono, allora dovrebbero essere giusti. E secondo me questa volta non è assolutamente così“. Per la cronaca, il tedesco avrebbe votato per il compagno di squadra Benzema.
Il più duro di tutti è stato però, forse, l’ex campione Lothar Matthaus. Ai microfoni di Sky Germania ha tuonato: “Non ci capisco più. Con tutto il rispetto per Messi e gli altri grandi nomi, nessuno lo meritava tanto quanto Lewandowski. Non ha eguali negli ultimi due anni. Ma anche se prendi in considerazione solo il 2021, è meglio del resto“.
D’altronde, a dar ragione a tutti è stato lo stesso diretto interessato, Messi, che ha candidamente dichiarato ai microfoni di France Football: “Robert avrebbe meritato il Pallone d’oro. L’anno scorso lo avrebbe vinto. Spero che possa essere risarcito in qualche modo“. Capitolo chiuso, e anche lo strascico polemico si spegnerà nel giro di pochi giorni. Una cosa però appare certa: se si vuole continuare a dare peso a manifestazioni di questo tipo, il meccanismo di voto va modificato e reso ancora più trasparente e aperto, non frutto delle decisioni di una giuria di ‘esperti’ scelti per meriti indefiniti.
