Il confronto tra Insigne e Immobile, amici nella vita, rivali sul campo: un nuovo faccia a faccia nel segno di Sarri.
Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, amici nella vita privata, rivali sul campo. Sono tante le cose in comune tra i due: entrambi napoletani di provincia (rispettivamente Torre Annunziata e Frattamaggiore), entrambi pilastri della Nazionale campione d’Europa, entrambi giocatori allenati da Maurizio Sarri. Un trait d’union, quest’ultimo, fresco ma già interessante da analizzare.
Per l’ennesima volta i due si troveranno contro nella delicatissima sfida tra Napoli e Lazio al Maradona, in programma domenica sera. Un confronto quello tra Lorenzo e Ciro, diventato quasi un classico. Nonostante fuori dal campo siano amici per la pelle, sul terreno di gioco si sono sfidati già 12 volte. E il bilancio non è proprio equilibrato.
10 le vittorie di Lorenzo, 1 il pareggio, 1 il successo di Ciro. E anche dal punto di vista dei gol il confronto è impari: solo 5 per il bomber di Torre, 8 invece per il Magnifico, calciatore che normalmente vede meno la porta. Le prime due sfide risalgono al campionato 2012/13, quando Immobile vestiva la maglia del Genoa. Entrambe le gare finirono con un netto successo del Napoli, con un gol a testa messo a segno all’andata.
L’anno successivo si sfidarono per l’unica volta con Immobile in maglia Torino. Vinse ancora Insigne, ma di misura, e con soli dieci minuti in campo. Dal 2016/17 iniziarono i confronti, sulla carta più equilibrati, con Ciro alla Lazio. Il primo match fu un pareggio per 1-1, seguito da una lunga fila di successi azzurri, interrotti solo dall’1-0 all’Olimpico del 2019/20, quando Immobile mandò in crisi il Napoli di Gattuso approfittando di un clamoroso errore di Ospina. Ma quella di domenica sarà sicuramente tutta un’altra sfida.
Leggi anche -> Napoli, Spalletti perde tre titolari: ma arrivano anche buone notizie
Insigne vs Immobile nel segno di Sarri
Ad animare e rendere ancora più intrigante la sfida tra i due più grandi amici del calcio italiano è anche la presenza sulla panchina della Lazio di Maurizio Sarri, il grande Comandante che a Napoli ha lasciato un segno indelebile. Non sarà tra l’altro il suo primo comeback al Maradona. Quando ancora si chiamava San Paolo, ci tornò con la Juventus, perdendo di misura e guadagnandosi buona parte delle antipatie dei tifosi bianconeri. Ma stavolta il sapore sarà completamente diverso.
Ritrovare Sarri per Insigne avrà un sapore speciale, specialmente in questo periodo di crisi nel gioco e nei gol. Il tecnico di Figline rimane infatti l’allenatore che, forse, ha saputo valorizzarlo meglio. Lo dicono i numeri. Durante il triennio napoletano di Sarri, Insigne ha vissuto la sua seconda miglior stagione (quella 2016/17 con 18 gol e 8 assist in 37 partite, superata solo dalla scorsa stagione con 19 gol e 8 assist sotto la gestione Gattuso), e in generale ha dato la sensazione di maggior continuità della sua carriera.
Al termine del loro triennio insieme, Lorenzo in 139 presenze aveva messo insieme un bottino non indifferente di 47 gol e 35 assist in tutte le competizioni, partecipando ad almeno un gol in quasi il 60% dei match giocati. Un rendimento da top player.
Potrebbe interessarti -> Calciatori appassionati di Formula 1: da Beckham a Immobile, i più…
Un tocco magico, quello di Sarri, di cui hanno beneficiato altri attaccanti, come Higuain, e che sta facendo molto bene anche a Immobile. Un centravanti che comunque non ha mai faticato a segnare, a dir la verità.
In questo primo spezzone di stagione il bomber della Lazio ha continuato a rendere da fenomeno, nonostante le iniziali difficoltà dell’allenatore. In 16 match disputati tra campionato ed Europa League ha già messo a referto 13 gol e 2 assist. Numeri importanti che mettono in guardia Insigne: al Maradona, domenica, la Lazio non accetterà di tornare a casa a mani vuote.